Si torna a parlare di carne ed allevamenti intensivi.
Non che il tema fosse passato di moda, ma oggi assume un peso sempre diverso dalle consuete questioni di dieta, benessere animale e ambiente.
In quest’articolo si parla della correlazione fra allevamenti intensivi, zoonosi, Cina e ovviamente economia e società.
Quello che stiamo vivendo in queste settimane non è solo legato alla Cina, ma è strettamente connesso alla globalizzazione, alla crisi del 2008, alle nostre diete e agli allevamenti intensivi.
Cos’è la zoonosi e perché è importante.
Per zoonosi si intende quel meccanismo per cui un virus si sposta da specie a specie. Nel nostro caso gli imputati principali sono il pipistrello (ospite primario) e il pangolino, identificato come possibile ospite intermedio tra pipistrello e uomo.
Come è arrivato il virus dai pipistrelli, ai pangolini all’uomo?
L’apertura della Cina ai mercati globali iniziata negli anni Novanta ha introdotto nel paese una nuova forma di allevamento industriale, motivata da un’aumento di domanda sia interna che estera: gli allevamenti intensivi. Gli allevamenti intensivi hanno tolto spazio (economico e fisico) ai piccoli contadini che si sono dovuti creare nuove nicchie di mercato (animali particolari e prelibati in determinate culture come i pangolini, appunto) e spostarsi anche fisicamente verso luoghi prima inabitati ma ricchi di fauna selvatica (pipistrelli) e dei suoi virus. Ecco il nesso, che ha poi portato animali e uomini infetti da zone remote del paese, ai mercati dei prodotti freschi della Cina e poi a tutto il mondo.
Responsabilità esclusivamente cinese? No.
I fili conduttori sono moltissimi, interconnessi, multidisciplinari e storici. Dove si parla di allevamenti intensivi, si parla di grossi investimenti. Tutti ricordiamo la crisi del 2008. Dopo la grande crisi dei mutui subprime statunitensi, per diversificare i suoi ricavi, la Goldman Sachs iniziò ad investire negli allevamenti di polli in Cina…
Non c’è quasi mai un solo ed unico responsabile.
Sono molto solide le prove a sostegno del fatto che il modo in cui è prodotta la carne ha contribuito alla comparsa del covid-19
Internazionale
Opportunità per il futuro.
Possiamo scegliere già oggi come sarà il nostro domani. La responsabilità è diffusa: dai giganti dell’economia mondiale a noi piccoli consumatori, siamo tutti coinvolti e tutti possiamo fare qualcosa. Il primo passo potrebbe essere fatto anche oggi. Cambiare dieta non solo è una scelta etica e politica, ma anche rivoluzionaria: scegliere di consumare meno e con criterio le proteine animali. Possiamo decidere dove comprare il nostro cibo, cosa comprare e quanto comprare. Facciamolo al meglio. Per il bene di tutti.
Per chi fosse interessato alla dieta vegana, consiglio questo interessante articolo.
Fonte: Internazionale
Articolo originale: The Guardian