FONTI: DERECHO ECUADOR, COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA DELL’ECUADOR (2008), EFEVERDE, CONAIE.
Cosa si intende per stato plurinazionale?
Secondo la definizione di Boaventura de Sousa Santos[1] la plurinazionalità si definisce come:
el reconocimiento de un concepto distinto de nación, que implica no sólo pertenencia a un ámbito geográfico sino además a una cultura determinada
Boaventura de Sousa Santos
“il riconoscimento di un concetto distinto da quello di nazione, che implica non solo l’appartenenza ad un ambito geografico ma anche ad una cultura determinata” (traduzione propria).
Specificando che si tratta di:
naciones culturales dentro de una nación civica
Boaventura de Sousa Santos
“nazioni culturali all’interno di una nazione civica” (t.p.)
Nella Repubblica dell’Ecuador convivono altre 14 nazionalità indigene e 18 popoli indigeni.
Le nazionalità indigene sono gruppi umani che condividono fra loro una cultura, una storia e delle tradizioni comuni ma allo stesso tempo distinte rispetto al resto della popolazione dell’Ecuador.
Le diverse nazionalità indigene ecuadoriane hanno per questo diritto all’autodeterminazione: facoltà che garantisce loro uno stile di vita personalissimo, legato alle tradizioni ancestrali, la quale però non conferisce lo status giuridico di nazione diversa da quella di bandiera. Restano perciò ufficialmente cittadini ecuadoriani.
L’autodeterminazione si esprime della facoltà dei diversi popoli indigeni riconosciuti come nazionalità, di poter esercitare liberamente il proprio sistema politico, un proprio modello di sviluppo economico, sociale, culturale e giuridico all’interno di un territorio ben definito dello stato nazionale.
La Repubblica dell’Ecuador si riconosce come stato plurinazionale già dall’Art. 1 della Costituzione del 2008:
El Ecuador es un Estado constitucional de derechos y justicia, social, democrático, soberano, independiente, unitario, intercultural, plurinacional y laico. Se organiza en forma de república y se gobierna de manera descentralizada.
Costituzione della Repubblica dell’Ecuador
“L’Ecuador è uno stato costituzionale di diritti e giustizia, sociale, democratico, sovrano, indipendente, unitario, interculturale, plurinazionale e secolare. È organizzato sotto forma di repubblica ed è governato in modo decentralizzato”.
Di seguito altri due articoli della Costituzione, esplicativi della situazione politico-giuridica dell’Ecuador plurinazionale:
Art. 6:
La nacionalidad ecuatoriana es el vínculo jurídico político de las personas con el Estado, sin prejuicio de su pertenencia a alguna de las nacionalidades indígenas que coexisten en el Ecuador plurinacional
Costituzione della Repubblica dell’Ecuador
“La nazionalità ecuadoriana è il legame politico-legale delle persone con lo Stato, fatta salva la loro appartenenza a una qualsiasi delle nazionalità indigene che coesistono nell’Ecuador plurinazionale”.
Art. 257:
En el marco de la organización político administrativa podrán conformarse circunscripciones territoriales indígenas o afroecuatorianas, que ejercerán las competencias del gobierno territorial autónomo correspondiente, y se regirán por principios de interculturalidad, plurinacionalidad y de acuerdo con los derechos colectivos
Costituzione della Repubblica dell’Ecuador
“All’interno dell’organizzazione politico-amministrativa, possono essere costituiti collegi territoriali indigeni o afro-ecuadoriani, che eserciteranno i poteri del corrispondente governo territoriale autonomo e saranno regolati da principi di interculturalità, plurinazionalità e in accordo con i diritti collettivi”.
La plurinazionalità dell’Ecuador è stato uno dei più importanti risultati ottenuti dalla CONAIE negli anni di lotta per i diritti delle popolazioni indigene.
Nonostante questi preamboli molto lustri sulla carta, la realtà rimane diversa
La plurinazionalità è stata riconosciuta istituzionalmente, ma nella vita quotidiana questo non si traduce con la parità di diritti delle popolazioni native.
In Ecuador le comunità indigene vengono spesso abbandonate a loro stesse. Possono fare affidamento quasi esclusivamente sull’auto-aiuto organizzativo di enti come la CONAIE o sul supporto delle organizzazioni locali o internazionali. Durante l’emergenza sanitaria in corso, questo abbandono è stato confermato ed accentuato dalla generale incapacità organizzativa e negligenza istituzionali.
Qui la Mappa interattiva della situazione delle popolazioni indigene amazzoniche coinvolte nell’emergenza pandemica.
Nella regione amazzonica dell’Ecuador lo Stato è assente: spesso i test per il coronavirus vengono fatti in forma privata.
Per questo la CONAIE e altre organizzazioni indigene dell’Ecuador, hanno e stanno affrontando la situazione con unità e solidarietà reciproca, portando aiuti alle comunità più remote ed isolate: cibo, grazie alla grande rete di campesinos (contadini) indigeni, medicinali e attività di prevenzione contro la diffusione del coronavirus.
Sempre nella consapevolezza che “Solo el pueblo salva al pueblo”, è stato pubblicato anche un severo comunicato stampa relativo alla drammatica situazione delle nazionalità indigene ecuadoriane.
La paura più grande resta comunque per gli anziani: notoriamente la fascia d’età più colpita dal coronavirus e allo stesso tempo, custodi di saggezza, cultura e tradizioni inestimabili per le popolazioni indigene ecuadoriane.
La CONAIE
CONAIE: Confederación de Nacionalidades Indígenas del Ecuador è un’organizzazione che accoglie le Nazionalità, i Popoli, le comunità, Centri e Associazioni indigene dell’Ecuador.
Come tutti i popoli originari delle Americhe, le popolazioni indigene dell’Ecuador tutt’oggi esistenti hanno resistito a cinque secoli di violenza, genocidio, discriminazione e morte, iniziati con la colonizzazione.
Molte nazionalità indigene sudamericane si sono organizzate per difendere i propri diritti, la propria cultura e la propria terra, elementi spesso inscindibili per la propria identità.
La CONAIE nasce nel 1986 come organizzazione per la promozione delle popolazioni indigene dell’Ecuador. Fra i principi che la animano, oltre alla rivendicazione del diritto alla terra, ci sono: il diritto all’educazione propria (interculturale e bilingue), la lotta contro l’oppressione dell’autorità civili ed ecclesiastiche, la difesa dell’identità culturale delle popolazioni indigene contro il colonialismo e la lotta per la dignità dei popoli indigeni stessi.
Note:
[1]: Boaventura de Sousa Santos: professore alla School of Economics dell’Università di Coimbra, Portogallo